L'Export Manager di Pakelo si racconta: viaggi, relazioni umane e training tecnici su oli e lubrificanti

Tempo di Lettura: 4 min
Pubblicato il: 09 Novembre 2023

Diego Vaccaro è il nostro Export Manager e da quando lavora in Pakelo ha volato per 600.000 km atterrando in 46 Paesi diversi, attraversando più di 90 aeroporti e rimanendo in volo per quasi un totale di 1.000 ore. Il tutto compresi i due anni di pandemia globale che hanno ridotto drasticamente i suoi spostamenti all’estero, ma non il suo lavoro! Abbiamo chiesto a Diego di raccontarci la sua storia tra un viaggio e l’altro. Lui ha deciso di accompagnarci nell'ambito delle relazioni estere dell’azienda parlandoci della sua passione per il mondo e il suo interesse per le persone e lo scambio culturale.

Come hai iniziato la tua carriera? E come hai conosciuto Pakelo?

Sono sempre stato affascinato dalle culture di tutto il mondo. Anche da ragazzo amavo viaggiare e confrontarmi con persone di Paesi differenti. La passione per i viaggi poi non mi ha mai abbandonato e il lavoro che faccio oggi mi ha dato davvero l’opportunità di realizzare il mio sogno. Ho iniziato il mio percorso lavorativo come impiegato amministrativo in un’azienda vinicola che in seguito mi ha dato la possibilità di crescere e diventare Export Manager. Grazie a questa opportunità ho cominciato così a coltivare relazioni e costruire contatti. Ho organizzato e partecipato alle prime fiere all’estero in cui ho sviluppato le mie competenze e mi sono confrontato con nuove realtà. Tra questi contatti ho conosciuto Pakelo, un’azienda che produce oli e lubrificanti per motori rinomata per la qualità dei loro prodotti. Mi hanno proposto di ricoprire il ruolo di Export Manager da loro e ho deciso di buttarmi in questa nuova sfida. Così sono passato dal vino all’olio!

Come hai iniziato a lavorare in Pakelo? Cosa ti ha colpito di più di questa azienda che si occupa di lubrificanti per motori?

Sono entrato a far parte del team Pakelo nel 2011. Ricordo ancora le prime riunioni formative e i primi training tecnici, essenziali in un ambito così specifico come quello degli oli lubrificanti. Il mio primo incarico in azienda è stato quello di sviluppare il mercato in Paesi dove eravamo completamente sconosciuti. Un lavoro certosino di progettazione di una rete di conoscenze per parlare e far parlare di Pakelo. Oggi la forza della nostra rete è costituita dai distributori esteri. Naturalmente lavoriamo anche con grandi costruttori di macchinari e industrie internazionali, che in qualche caso hanno contribuito a cambiare radicalmente il modo di lavorare dell’azienda.


Qual è il vostro obiettivo e come vi relazionate ai fornitori e distributori esteri?

Il nostro obiettivo non è mai cercare vendite facili o veloci, ma creare relazioni continuative con i nostri importatori, distributori e clienti. Per fare questo un passaggio a cui teniamo particolarmente è quello di accogliere i clienti qui in Italia. In questo modo hanno la possibilità di sperimentare l’ospitalità tipica della nostra cultura e vedere da vicino la nostra realtà. Vogliamo che ogni cliente estero venga coinvolto e si senta parte di una famiglia. Questa operazione è poi reciproca. Quando viaggio all’estero e vado ad incontrare i nostri distributori mi sento sempre accolto con calore! Anche per questo motivo amo il mio lavoro. Ogni viaggio è un arricchimento professionale e personale. Forse è anche per questo che fatico a portare a casa souvenir, quello che colleziono dai miei viaggi sono soprattutto le relazioni e le esperienze.


Quali sono le tre attività principali che svolgi in Pakelo?

Difficile riassumere in soli tre aspetti il mio lavoro in Pakelo. Se dovessi concentrare tutto in tre attività più importanti potrei dire che:

  • La prima è supportare i distributori esteri già acquisiti, nella crescita dei loro mercati attraverso l’affiancamento tecnico ecommerciale.
  • La seconda è l’ascolto dei bisogni e delle necessità del cliente. Sembra banale, ma tantevolte il ruolo commerciale si limita a spingere eproporre prodotti, quando in realtà è più importante mettersi nei panni del cliente ecapire di cosa ha davvero bisogno, con empatia e in ottica risolutiva.
  • La terza è la formazione e il coordinamento del Team in ufficio. Infatti, solo una squadra che lavora bene ed è affiatata porta risultati davvero impareggiabili.


A proposito di questo come ti trovi con il tuo team di lavoro?

Sono molto orgoglioso e grato ai colleghi dell’ufficio perché insieme siamo riusciti non solo a superare il periodo pandemico e le crisi internazionali degli ultimi anni, ma anche a registrare una crescita costante. Infatti, siamo passati in pochi anni da 10 a oltre 40 distributori internazionali! Hai un motto o un sogno nel cassetto che vorresti condividere con noi? Il mio motto? Mi piace ripetere spesso ai miei colleghi e anche a me stesso “portate le cose fino in fondo” un altro modo per dire di non darsi mai per vinti. Invece il mio sogno sarebbe quello di vivere in un mondo dove non esistono confini e dove si possa viaggiare liberamente tra culture e Paesi.

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