Produzione Lubrificanti: Affare di Famiglia

Tempo di Lettura: 6 min
Pubblicato il: 06 Giugno 2021

Tra i Marchi di Olio Motore Italiani, Pakelo c'è (da 90 anni)

Produttore lubrificanti si diventa. Intervista alla Famiglia Polacco

In quest'articolo Pakelo si racconta attraverso le parole della Famiglia Polacco, fondatrice e proprietaria del marchio. La terza generazione, oggi a capo della direzione strategica dell'azienda, è la voce più autorevole per comprendere la visione e i valori che guidano la produzione lubrificanti di un player indipendente sullo sfondo di un'accesa competizione globale. 

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ALDO POLACCO - Presidente & CEO Pakelo Lubricants

Questa cosa a volte non la sanno nemmeno gli addetti ai lavori: se scegli l’olio lubrificante giusto, hai subito una migliore performance, e la macchina dura di più.

 

L’olio lubrificante è per le macchine quello che il sangue è per l’uomo. Né più né meno. Idrata i tessuti, ossigena gli organi, ne rivela lo stato di salute.

 

Come per il sangue quindi, anche per gli oli combusti occorre fare analisi, per sapere tutto di un mezzo meccanico, trattore o monoposto che sia. “La silice è anche polvere" - ci spiega Aldo, oggi Presidente & CEO di Pakelo – "bisogna saperla riconoscere e se la si trova nell'olio lubrificante vuol dire che l’impianto di filtrazione non funziona bene. È come avere i trigliceridi alti. Ma puoi trovare particelle di rame, di ferro, di piombo e allora il problema sarà un altro. Solo dall'analisi di un olio lubrificante si può capire quale sia il prodotto migliore da usare per risolvere il problema”. Aldo Polacco, come suo fratello Rino e suo cugino Alberto (con cui scambia la carica ogni tre anni), ha iniziato la sua carriera quando era adolescente nello stabilimento di produzione per capire il lavoro di produzione lubrificanti. Una filosofia che ancora oggi premia solo chi della famiglia si merita di rimanere in azienda: “La quarta generazione si sta preparando, ma verrà inserita, come una buona marcia, solo quando e se sarà pronta. Soprattutto è una questione di responsabilità verso i dipendenti che lavorano qui, che per noi sono parte della famiglia, allargata.” Esteta per natura, globetrotter per propensione, Aldo Polacco segue la gestione strategica dell’Ufficio Estero e le relazioni commerciali con i clienti italiani più importanti o legati al Motorsport. L’espansione, nelle sue mani e in quelle degli altri dirigenti, non poteva andar meglio: in soli vent’anni, l’azienda è passata da un mercato locale, a uno europeo e poi globale. “Sono proprio i dipendenti stessi dei nostri clienti, che spostandosi portano con sé i loro migliori fornitori, e di noi parlano bene.” Cosa che ha portato Pakelo a lavorare con alcuni dei più noti marchi dell'automotive. Come si è arrivati poi al mondo Racing è presto detto: “Di marchi olio motore ce n'erano sono molti anche negli anni Ottanta. Ma non c’era nessuno, tantomeno le grandi compagnie petrolifere, interessato a creare nuovi oli lubrificanti tailor-made così velocemente, per volumi così bassi. Noi sì, e questa è stata una delle nostre carte vincenti”. Ma ci vuole coraggio a lanciarsi in un contesto sfidante come quello delle corse. “Tutto ha avuto inizio di fronte a un bivio: avevamo offerto dell’olio a un noto marchio del Motorsport, perché lo testassero. Erano contenti, il nostro olio del cambio dava parecchi cavalli in più alla macchina…ma ci hanno chiesto di dare un campione al loro fornitore del tempo per poterlo analizzare. Dalla loro posizione potevano farlo. Ma vuoi per orgoglio, vuoi per strategia commerciale, abbiamo avuto il coraggio di non acconsentire a quella richiesta e di custodire il nostro know-how a costo di perdere l’occasione di fornirli. E siamo stati premiati. Il cliente ha poi acquistato il prodotto da noi. Ora questo marchio è con noi da anni, e siamo fieri di aver creduto nelle nostre possibilità”. Il resto è storia.

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ALBERTO POLACCO – Vice-Presidente & CEO Pakelo Lubricants

La storia di Pakelo e della famiglia Polacco è legata strettamente a quella del territorio che ha contribuito a far crescere, e alla sua gente. Innovazione, energia, fiducia, sono parole che descrivono bene questo percorso. Alberto Polacco è parte del board direzionale ed è attualmente il Vice-Presidente di Pakelo. Lavora soprattutto sul Controllo di Gestione e sull’Ufficio Tecnico. E’ il propulsore di tutto ciò che è innovazione e semplificazione dei processi, mantenendo saldi i principi di base e la prudenza imprenditoriale che da sempre contraddistingue l’azienda di famiglia. 

Consolidare i rapporti, i mercati, i risultati, prima di ogni passo, è la mia filosofia.

 Non a caso - ci confida - l’oggetto che maggiormente lo rappresenta è l’orologio: ha un occhio sempre rivolto al futuro, avanza per gradi, e porta con sé i valori del passato. Alberto ogni tanto corre in pista, ed è lì che ha imparato a visualizzare il futuro e anticipare le curve: “Se guardi la strada, le mani fanno le cose giuste, se guardi la macchina, vai fuori strada. Bisogna sempre puntare lontano”. Ma c’è altro, oltre alla visione, nella vita di un manager: “Occorre oliare i processi: passare da una gestione artigianale, a una gestione lean”, più semplificata, appunto, come vogliono i nuovi guru del business development. Sempre lavorando sul rapporto di fiducia, e sul confronto aperto con fornitori, competitor (sì, anche con loro) e clienti. “Alcuni sono registrati ancora con il codice 2, o 3, vale a dire che sono con noi da quando mio nonno Italo Rino fondò l’attività, nel 1930. Il nonno ha sempre stimato e incentivato i suoi dipendenti. Le persone sono l’ingranaggio fondamentale di ogni lavoro, e bisogna saperle motivare, rendere l’azienda il più congeniale possibile alle loro esigenze.” Sulle orme del nonno ogni volta che si laurea un collega, una copia della tesi viene esposta, con orgoglio, da Alberto nel suo ufficio. Nel futuro di Pakelo - lui vede chiaramente da qui a 5, 10, 20 anni - al crescere delle attività commerciali cresceranno una gamma di servizi di welfare aziendale e un’academy per i clienti (già attiva in forma di workshop). “La mia più grande soddisfazione? Vedere i nostri collaboratori che escono a prendersi un aperitivo indossando la nostra T-shirt, perché sono orgogliosi di lavorare qui.”

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RINO POLACCO - CMO & Co-Owner Pakelo Lubricants

Nell’anno in cui venne fondata, l’azienda si chiamava “F.lli Polacco”, una bottega che distribuiva oli americani per il mercato locale del movimento terra, agricoltura e trazione pesante. Fu una bambina Chiara, la sorella di Aldo e Rino, nel 1950, anno in cui i fratelli Elio e Giuseppe inaugurano il primo impianto di produzione e il primo laboratorio, a darle involontariamente l’attuale nome, Pakelo. Semplicemente, lei che era all’asilo, pronunciava così il suo cognome, e questa forma giocosa piacque ai due imprenditori. Dagli anni Novanta, cioè dall’ingresso della terza generazione, vengono costruiti l’attuale sede, i mercati crescono in modo esponenziale e la maggior consapevolezza della forza del brand è in mano all’anima creativa di Rino Polacco. Un Daniel Day Lewis applicato al mondo della produzione lubrificanti, e non solo. Una persona che ha rivestito negli anni diversi ruoli aziendali, e ne ha analizzato le dinamiche, senza trascurare i minimi dettagli. Un creativo entusiasta che nel tempo libero trova l’energia per dedicarsi alla produzione di vino. È  lui l’ideatore e realizzatore del primo logo Pakelo e di quello attuale. “Avrei voluto studiare architettura, ma il richiamo dell’azienda è stato troppo forte, così ho applicato qui la mia vena creativa”. Mettendo del suo nel progetto della nuova sede, che ricorda una nave…un ponte…il traghettare dal passato al futuro, fino all’idea di creare una linea estetica riconoscibile, “un ecosistema culturale di riferimento”. Fare bene, senza trascurare il gusto: un concetto tutto italiano. 

Italianità è sinonimo ovunque nel mondo di qualità, di ospitalità e family feeling…ecco questo vorrei che non cambiasse mai in Pakelo, nonostante l’espansione. 

Amplieremo la produzione, cosa che abbiamo già fatto, ma restiamo in Italia. La discrezione fa parte del nostro mestiere, perché per contratto, in molti casi ci è richiesto di non rendere noto per chi lavoriamo.” Oggi, Rino e il team marketing lavorano alla ricerca di figure, o testimonial, che possano incarnare i valori di Pakelo - originalità, entusiasmo, immaginazione - in modo genuino e spontaneo. Li chiamano PakeloHeroes e non vi rientrano solo i big. 

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